Catasto e Tavolare: quali sono le differenze?

Catasto e Tavolare: quali sono le differenze?

Il sistema catastale tavolare (o catasto tavolare o sistema del libro fondiario) è un tipo di ordinamento catastale differente da quello ordinario, riconducibile principalmente alle esperienze dei territori dell’impero austro-ungarico e, come tale, solo parzialmente fruito nel nostro Paese. Ma quali sono le differenze tra il catasto ordinario e quello tavolare?

Le origini del catasto

Per poter apprezzare nel migliore dei modi quali siano le differenze tra il catasto ordinario e il catastotavolare è fondamentale compiere un salto indietro nel tempo di qualche secolo.

E’ dall’istituto delle “Landtafeln” (da Tafel, tavola), creato nel XIII secolo e in applicazione in una parte dei territori della monarchia asburgica(Boemia, Moravia e Slesia settentrionale), che discende il sistema di pubblicità immobiliare austriaco del Libro Fondiario, ispirato al principio che nessun diritto riguardante beni immobili può essere acquistato e avere riconoscimento giuridico nell’ordinamento, se non a seguito dell’avvenuto espletamento della relativa formalità pubblicitaria, nella fattispecie l’iscrizione in particolari libri pubblici denominati appunto “Tavole”-“Tafeln”.

Si tendeva dunque ad affidare alle istituzioni pubbliche il compito di “attribuire verità alle manifestazioni di volontà delle parti”, così da arrivare a riconoscere che quanto emerge dal pubblico registro è verità incontestabile.

In tal senso, l’iscrizione nei registri tavolari ha finito con l’avere non solo carattere probatorio ma spiega i suoi effetti anche a livello sostanziale, tanto che alle risultanze tavolari è attribuito valore costitutivo dei relativi diritti. Di contro, il sistema del catasto ordinario ha carattere “non probatorio”, non attribuisce alcun valore di prova alle risultanze pubbliche degli Uffici dei registri immobiliari, e ciò per espressa previsione della loro legge istitutiva... Non è questa, però, l’unica divergenza sussistente tra i due sistemi.

Come è organizzato il sistema tavolare

Da quanto sopra dovrebbe essere più facile cercare di capire il funzionamento dell’originario sistema tavolare, quale complesso di norme di diritto speciale che ha nel libro fondiario la sua base, ovvero – in quell’insieme di registri, atti e documenti che per ciascun immobile ubicato nel territorio comunale riportano lo stato giuridico di ogni variazione succeduta nel corso degli anni.

Ogni immobile, terreno e fabbricato, viene così individuato nelle particelle fondiarie ed edificiali, costituendo una unità immobiliare di base. A sua volta, il corpo tavolare, formato da uno o più particelle, costituisce la base reale della partita tavolare, complesso di un certo numero di fogli contenenti le iscrizioni riferite alle particelle che lo costituiscono. La partita tavolare si divide infine in tre fogli, contraddistinti da una lettera dell’alfabeto: A, B e C.

  • Il foglio A, detto “foglio di consistenza”, diviso in due sezioni, in cui viene riportata l’intestazione della partita tavolare e l’elenco delle variazioni del corpo tavolare
  • Il foglio B, detto “foglio della proprietà” in cui sono intavolati i diritti di proprietà ed annotate eventuali limitazioni nel potere di disposizione, eventuali atti di citazione, contratti preliminari, contratti sottoposti a condizione, nonché la loro eventuale cancellazione
  • Il foglio C, chiamato “foglio degli aggravi”, in cui sono riportati eventuali diritti reali che gravano sulla proprietà del corpo tavolare (si pensi alle ipoteche, ai diritti di usufrutto, alle servitù passive), le limitazioni sul potere di disposizione a causa di pignoramento, sequestro o per effetto di apposite clausole contrattuali, nonché eventuali vincoli di tutela artistica, etc.

Tutte le partite tavolari in un comune catastale costituiscono il libro fondiario del relativo comune.

Insomma, il sistema tavolare è un sistema catastale reale, che riguarda l’immobile. Laddove adottato, per conoscere la storia pregressa e presente dell’immobile sarà dunque sufficiente conoscere il numero della particella e, mediante la partita tavolare, ottenere tutte le informazioni che riguardano l’unità.

Di contro, il sistema del catasto ordinario non è organizzato su base reale, ma nominativa: le schede non sono infatti attribuite ai singoli beni, bensì alle persone che possono vantare su di essi dei diritti.

Dove è in uso il sistema catastale tavolare in Italia

Oggi, in Italia, il sistema tavolare o Libro Fondiario vige nei territori che sono stati annessi al termine della prima guerra mondiale, ossia le attuali provincie di Trieste, Gorizia, Trento e Bolzano e alcuni comuni della provincia di Udine, di Vicenza, di Brescia e di Belluno.

Nel resto del nostro Paese vige invece il sistema catastale ordinario.

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